07. Dalla Scuola di Piazza del Popolo alle poetiche dell’Astrattismo e dell’Informale
Le due sale Dalla Scuola di Piazza del Popolo alle poetiche dell’Astrattismo e dell’Informale sono un percorso espositivo che narra le vicende dell’arte italiana degli anni 50‐80, periodo storico caratterizzato da movimenti artistici e percorsi creativi individuali, fondati sulle variegate poetiche dell’Astrattismo, della Pop Art e dell’Informale di derivazione americana. In questa sezione è possibile ammirare le opere degli artisti della Scuola di Piazza del Popolo come Tano Festa, Franco Angeli, Mario Schifano, Mimmo Rotella con i suoi décollage, l’Informale gestuale di Afro Basaldella, Toti Scialoja e - in ultimo - l’Astrattismo geometrico e archetipale di Renata Boero, Ugo Carrega, Pino Pinelli, Umberto Mastroianni e Carlo Belli. Gran parte delle opere presenti in questa sezione espositiva appartengono alla poetica dell’Informale che contiene due filoni principali: l’Informale Gestuale e l’Informale Materico. L’Informale Gestuale o Espressionismo Astratto ha come linguaggio di riferimento l’Action Painting americana dei maestri Jackson Pollock, Franz Kline e Willem de Kooning.
Dagli anni 50 in poi, in Europa prende corpo l’Informale Materico ovvero un’operazione artistica che immette sulla tela materiali plastici di uso comune, eletti a simboli che emergono dalla superficie del quadro, rompendo il confine tra immagine bidimensionale e immagine plastica. Grandi maestri dell’Informale Materico sono stati: Jean Fautrier, Antoni Tápies e Jean Dubuffet e l’italiano Alberto Burri.