06. Dalla Transavanguardia ai nuovi scenari dell’Arte Contemporanea
Dalla Transavanguardia ai Nuovi scenari della Arte Contemporanea è uno spazio espositivo molto variegato per stili e tendenze poetiche. La sezione è dedicata alle opere di artisti che operano in Italia dal 1970‐80 a oggi, a esponenti di poetiche artistiche come la “Poesia visiva” (o Nuova Scrittura) di Lamberto Pignotti, Ugo Carreca, Eugenio Miccini, Luca Patella, Elio Marchegiani e la “Transavanguardia” teorizzata da Achille Bonito Oliva con gli artisti Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia e successivamente con Tatafiore.
In particolare, questa sezione è una stratificazione eterogenea di documentazione artistica che offre al visitatore un percorso espositivo predisposto per far dialogare linguaggi artistici diversi fra loro.
Infatti, lo scenario di oggi su cui prende corpo gran parte dell’arte contemporanea è quello di un forte individualismo ideale, privo di tendenze collettive, aggregatrici e catalizzatrici. In quest’ottica si muovono importanti personalità dell’arte italiana come Turi Simeti con le sue modulazioni plastiche che emergono sui piani cromatici della tela, l’astrazione materica di Salvatore Provino, il segno minimale e concettuale di Nino Mustica, la saturazione della luce e l’arte analitica di Claudio Verna, Helmut Shober e Shay Frisch.
A seguire, le storie umane e collettive narrate da Hu-Be, la scultura Michele Cossyro come frammento del dramma della vita, il “materiale cromatico” di Renata Boero composto da elementi vegetali e naturali, il sincretismo linguistico fra arte e poesia nell’opera Umanità: dedicato alle vittime di una tragedia moderna di Marco Nereo Rotelli.